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Acido mandelico: cos’è e a cosa serve

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Acido mandelico: cos’è e a cosa serve

Tabella dei Contenuti

Acido mandelico: cos’è

Ingrediente alla base di molteplici prodotti cosmetici, l’acido mandelico rientra nella categoria degli alfa idrossiacidi come l’acido glicolico.

Valido alleato contro imperfezioni, brufoli, punti neri e persino rughe, macchie e segni del tempo, è l’ingrediente cosmetico che rivoluziona la beauty routine se applicato con costanza.

Il pregio numero uno di questo principio attivo è senza dubbio la sua versatilità, non c’è tipologia di pelle che non possa utilizzare l’acido mandelico con successo e risultati efficaci. Nello specifico, tale ingrediente riesce a purificare, illuminare, tonificare, perfetto insomma per ogni tipologia di problema della pelle. Utilizzato non solo all’interno di prodotto specifici per la pulizia del viso, l’acido mandelico è uno degli ingredienti principali di creme schiarenti e illuminanti.

La sua azione esfoliante, per quanto blanda, riesce a migliorare in maniera visibile la texture della pelle riducendo le rughe e migliorandone la grana. Nell’uso dei cosmetici con l’acido amigdalico, è fondamentale la corretta conservazione.

Per via della sua composizione chimiche si tratta di un elemento molto instabile che, a contatto con i raggi solari, tende a deperirsi rapidamente. Tale caratteristica è visibile ad occhio nudo, poiché il cosmetico tende a scurirsi, all’olfatto invece non si avverte alcuna differenza. Motivo per cui è sempre preferibile riporre il flacone in cassetti o armadietti al buio e lontano da fonti di luce. La sua azione levigante, gli effetti anti-age e le proprietà schiarenti fanno dell’acido mandelico un alleato di bellezza multi-uso e molto versatile.

Il complemento ideale per avere una pelle del viso perfetta tutto l’anno ma soprattutto luminosa e ben purificata. Presente in ogni tipologia di cosmetico, anche nelle maschere, è un vero e proprio elisir di bellezza da prendere in considerazione se si è alla ricerca di una routine funzionale e pratica.

A cosa serve

La scoperta dell’acido mandelico è stata del tutto casuale, infatti, da oltre cinquant’anni viene utilizzato in cosmetica proprio per le sue proprietà benefiche per il viso. Il prodotto è frutto del riscaldamento dell’estratto di mandorle amare mixato con acido cloridico.

Si chiama acido mandelico proprio perché deriva da mandel, il nome delle mandorle nella lingua tedesca. Molti pensano erroneamente che trattandosi di un’acido, deputato quindi all’esfoliazione, il suo utilizzo debba essere parsimonioso per evitare di irritare la pelle a causa dell’azione profonda. In realtà non è così, questo ingrediente ha una potenza esfoliante ridotta, è un prodotto molto più delicato rispetto all’acido glicolico.

A dimostrazione di questo, si tratta dell’unico acido esfoliante che è possibile utilizzare anche in estate senza alcuna controindicazione. Proprio in questo periodo uno degli effetti per cui viene impiegato maggiormente è quello schiarente. L’acido mandelico riesce a minimizzare e prevenire, con un’adeguata protezione solare, la comparsa di lentiggini, efelidi e macchie brune dovute all’esposizione ai raggi uva. Questo è il motivo per cui l’acido mandelico viene considerato l’alleato di bellezza numero uno che ogni donna dovrebbe avere all’interno del proprio beauty tutto l’anno.

Peeling, creme e sieri all’acido mandelico non sono aggressivi ne foto-sensibilizzanti e si possono utilizzare tranquillamente anche sulle pelli delicate, anzi, l’acido mandelico è l’unico alfa idrossiacido consigliato per la cute reattiva.

L’applicazione cosmetica di questo ingrediente è avvenuta solo a partire dagli anni Settanta, quando ha iniziato ad attirare l’attenzione di alcuni cosmetologi di case beauty. Inizialmente, veniva utilizzato per curare alcune patologie proprio grazie alle sue proprietà. Trattamento per le infezioni delle vie urinarie grazie alla sua azione antibatterica e antibiotico naturale per la cure di altre malattie.

Ad oggi è l’ingrediente numero uno per la  formulazione depigmentante, sia che si tratta di creme che sieri. Ma la sua presenza più importante è quella all’interno dei peeling a base acquosa, all’interno degli stessi si discioglie poiché idrosolubile e agisce per schiarire le macchie e tutte le tipologie di discromie

Utilizzi:

  • combatte l’acne, grazie alla sua proprietà antibatterica, l’acido contenuto all’interno di sieri e creme impedisce la proliferazione del batterio Propionibacterium acnes, il principale responsabile dell’insorgenza dei brufoli nell’età adolescenziale e non solo;
  • elimina i punti neri, attraverso la sua blanda azione esfoliante riesce a rimuovere il sebo all’interno dei pori questo consente di trattare anche i comedoni, riducendoli drasticamente;
  • combatte il foto-invecchiamento, l’esposizione solare ma anche alle cosiddette luci blu, accelera l’invecchiamento della pelle causando macchie scure. L’uso di cosmetici con acido mandelico riduce tali discromie e imperfezioni regalando un colorito omogeneo;
  • proprietà schiarenti, che consentono di considerare l’acido mandelico, l’ingrediente fondamentale per il trattamento di macchie quali cloasma, melasma gravidico e persino lentiggini ed efelidi;
  • appiana le rughe, l’esfoliazione consente di ricompattare la pelle e affinare le rughe superficiali;
  • azione idratante e levigante che aiuta a ricompattare la cute regalando un viso sodo e vellutato, è il principale protagonista della scomparsa di infiammazioni, irritazioni, eritemi e pustole grazie alla sua azione esfoliante può essere utilizzato sotto forma di maschera per lenire la pelle arrossata;
  • infine, è un valido alleato per trattare e curare tutti i sintomi della rosacea, da utilizzare persino dopo i trattamenti al laser per lenire i rossori.
Mandelic Acid | Ashi Organic Cosmetics
Acido Mandelico della linea Skinbooster

Acido mandelico come usarlo

L’uso dell’acido mandelico all’interno della propria skincare routine non può prescindere da una precisazione relativa alla percentuale in cui è contenuto all’interno dei prodotti cosmetici. Nello specifico, è consigliabile utilizzare il prodotto aumentando gradualmente la sua presenza, senza esagerare. Il motivo è ovvio, si tratta pur sempre di un acido e, pertanto, è preferibile che la pelle si abitui gradualmente all’uso dello stesso. Vediamo in relazione all’utilizzo di cosmetici a base di acido mandelico, le varie concentrazioni e percentuali utilizzate.

  • Concentrazione di acido mandelico al 10%

La maggior parte dei trattamenti cosmetici che contiene acido amigdalico presenta una sua concentrazione pari al 10%. Si tratta ovviamente, di quella più adatta per iniziare, perfetta persino per il trattamento delle pelli sensibili e di facile irritazione. Creme e sieri con questa percentuale possono essere utilizzati quotidianamente per esfoliare il derma in superficie ed eliminare le macchie più evidenti. I risultati non saranno immediati ma è necessario un’applicazione costante per vedere scolorire le macchie e minimizzare le discromie. Nella percentuale al 10% l’acido mandelico si può utilizzare tutti i giorni all’interno di tonico, siero o crema.

  • Concentrazione di acido mandelico al 15%

Dopo qualche mese, la concentrazione di acido mandelico si può alzare al 15%, per ottenere un peeling più incisivo e d’effetto. In questo caso però è preferibile ridurre ad un paio di volte ala settimana l’applicazione dei cosmetici che lo contengono per evitare di esfoliare la pelle troppo in profondità causando delle irritazioni. In questa percentuale è presente sempre in tonici, sieri o creme: trattamenti specifici per illuminare e purificare la cute.

  • Concentrazione di acido mandelico al 30%

Si tratta di un trattamento d’urto, da limitare ad una massimo due volte al mese. Una percentuale al 30% infatti non costituisce più un trattamento prolungato da poter ripetere con cadenza ravvicinata ma, è preferibile sfruttarla come peeling meno vero e proprio, perfetta alternativa alla versione chimica che è molto più aggressiva.

Questo trattamento, di solito in forma liquida, viene applicato sulla pelle asciutta e pulita con l’ausilio di un dischetto di cotone. Dopo una posa di circa 10 o 15 minuti è possibile rimuoverlo sciacquando, la pelle in genere non si arrossa ma risulta esfoliata, liscia e tonificata. Il consiglio è quello di evitare sempre l’applicazione di prodotti contenenti alfa-idrossiacidi nella zona perioculare. Inoltre, può essere utile l’uso successivo di prodotti lenitivi a base di calendula o ceramidi per ripristinare il film idrolipidico.

Un errore in cui si incorre spesso è quello della sovra-esfoliazione che porta alla comparsa di pustole, brufoli sottopelle e impurità, causati proprio dall’eccessiva aggressività con cui viene trattata la pelle.

  • Acido mandelico al 50%

Il trattamento con l’acido mandelico in concentrazioni elevate, persino superiori al 50% è riservato ai professionisti del settore cosmetico.

Si tratta di un peeling chimico vero e proprio che consente di ottenere una pulizia profonda della cute. Adatto ad eliminare in maniera immediata macchie, inestetismi e discromie, riduce la presenza di imperfezioni e punti neri e ha una profonda azione anti-age. Si tratta di un trattamento consigliato due o tre volte l’anno, preferibilmente dopo il periodo estivo per rivitalizzare la pelle e prepararla alla nuova stagione, inoltre, può essere molto utile l’uso di prodotti cosmetici ricchi di principi attivi lenitivi e idratanti per ripristinare e rafforzare la barriera cutanea.

Questo trattamento d’urto può essere potenziato attraverso l’abbinamento dell’acido mandelico con altri ingredienti cosmetici naturali. Mixandolo con l’acido glicolico ad esempio si aumenta il potere esfoliante e purificante, perfetto per pelli a tendenza acneica o discromie importanti. L’uso del trattamento su pelli secche e con finalità anti-age invece è consigliabile insieme a vitamina A, vitamine del gruppo B e tocoferolo, ovvero vitamina E, il più potente antiossidante naturale.

Associando invece l’acido amigdalico all’acido ialuronico si ha un effetto rimpolpante e rivitalizzante perfetto per il trattamento di rughe profonde e pelle particolarmente secca e spenta. Infine, per coloro che soffrono di acne, la svola è un trattamento che associ l’acido mandelico a quello azelaico, l’azione battericida e funghicida di quest’ultimo risolve il problema in poco tempo e con risultati eccezionali. In ogni caso, subito dopo il trattamento è indispensabile continuare con una beauty routine che aiuti a mantenere e potenziare i risultati raggiunti, utilizzando con costanza prodotti con ingredienti efficaci e performanti.

Quali sono i prodotti consigliati a base di acido mandelico

L’acido mandelico si può trovare in percentuali ridotte in molteplici prodotti cosmetici. Senza dubbio i più efficaci sono i sieri e i trattamenti ma, la scelta del prodotto più adatto dipende dal proprio tipo di pelle e dall’esigenza della cute. Vediamo nel dettaglio quali sono i prodotti consigliati.

Trattamenti esfolianti

Trattamento specifici per l’esfoliazione a base di acido mandelico sono da utilizzare per levigare la pelle e avere un viso sodo e compatto. La bassa percentuale di acido consente di utilizzare questa tipologia di cosmetici più volte a settimana, concentrandoli magari nei periodi in cui la cute appare più bisognosa di esfoliazione perché particolarmente ruvida e poco luminosa.

Si utilizzano in genere con applicandoli con un dischetto di cotone, così da incrementarne l’azione attraverso l’esfoliazione meccanica. Dopo qualche minuto di posa si possono rimuovere. Questa tipologia di esfoliazione si può utilizzare d’estate, in sostituzione magari degli acidi che sono fotosensibilizzanti.

L’uso di trattamenti all’acido mandelico è consigliato anche per combattere la cheratosi pilare, una patologia che colpisce il corpo e che causa brufoletti sottopelle e peli incarniti. Si dimostra ancora, un valido alleato per ridurre la secchezza delle zone più ruvide del corpo come gomiti e ginocchia.

Sieri all’acido mandelico

I sieri che contengono acido mandelico dovrebbero essere utilizzati nella skincare notturna, in primis permettono di rendere la pelle più recettiva ai trattamenti successivi ma anche di eliminare macchie e inestetismi cutanei in maniera delicata.

L’uso di un siero con azione levigante è particolarmente consigliato per le pelli a tendenza acneica o miste/grasse. In ogni caso, si può concentrare nei periodi in cui la cute risulta lucida nella zona T e con più imperfezioni del solito. Il trattamento permette di regolare la produzione di sebo in eccesso.

L’effetto opacizzante è immediato e nel corso del trattamento si possono ridurre le imperfezioni e cancellarne i segni come cicatrici e macchioline. L’abbinamento all’interno della formulazione con attivi purificanti come olio di tea tree, limone o estratto di cetriolo consente di migliorarne e potenziarne l’effetto purificante e mattificante.

Tonici all’acido mandelico

Anche i tonici illuminanti all’acido mandelico sono perfetti alleati di una skincare routine funzionale ad avere una pelle liscia e levigata. Si possono utilizzare sia con dischetti in cotone ma anche direttamente sulla cute, tamponandoli con le mani. Abbinati con attivi multi-vitaminici, rendono la pelle più giovane e bella, ne incrementano la produzione di collagene ed elastina e riducono visibilmente la presenza di rughe e linee d’espressione. Questi trattamenti sono perfetti per coadiuvare il siero e la crema applicate successivamente e potenziarne gli effetti sulla pelle.

Creme all’acido mandelico

Le creme all’acido mandelico sono pensate per il trattamento delle pelli grasse. Perfette per rendere la cute più liscia e omogenea, affinano i pori e ne migliorano la texture. Il consiglio è quello di utilizzarle preferibilmente la sera per svegliarsi al mattino con una cute purificata in profondità e le rughe appianate. In combo con le ceramidi e l’acido ialuronico, l’azione nutriente e idratante consente di migliorare la grana e rafforzare la barriera lipidica senza appesantire troppo la pelle con ingredienti potenzialmente comedogenici.

Controindicazioni all’applicazione dell’acido mandelico

Nonostante l’acido mandelico sia l’alfa-idrossiacido più delicato tra quelli naturali presenti in commercio, il suo utilizzo può portare alcune controindicazioni, soprattutto se si fa un uso scorretto dei prodotti. In primis è sempre meglio specificare che l’esfoliazione, per quanto blanda, non deve mai essere eccessiva.

Per questo motivo, anche in basse percentuali, è sempre meglio esfoliare una sola volta al giorno, preferibilmente di sera, quando la pelle si assesta durante la notte e diventa più recettiva, sfruttando al meglio i benefici dell’acido. Ancora, se si inserisce all’interno della propria skincare routine l’acido mandelico, la sua azione esfoliante andrà bilanciata con l’uso di prodotti lenitivi e umettanti e non con altri ingredienti potenzialmente aggressivi per la pelle.

Consigliato, dunque, l’uso di vitamina C, vitamina A, acido ialuronico e altri estratti vegetali lenitivi come quello di calendula e lavanda. Da ridurre, invece, l’uso di altri acidi e scrub, ai giorni in cui la cute appare ispessita o grigia: meglio se un paio di volte al mese. Ingredienti cosmetici che potenziano l’azione dell’acido mandelico evitandone gli effetti collaterali sono i peptidi e le ceramidi, perfetti complementi per una cute rimpolpata, giovane e fresca.

Chi ha una cute particolarmente irritata, secca e con eritemi, dovrebbe evitare di utilizzare prodotti aggressivi esfoliando poche volte al mese se si avverte la necessità, in caso contrario, si corre il rischio di peggiorare le irritazioni. Qualsiasi reazione avversa che porti bruciore o prurito si risolve dopo qualche giorno dall’interruzzione del cosmetico a base di acido mandelico.

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